Mentre in Turchia fallisce un Colpo di Stato(?) e decine di migliaia di oppositori del Presidente Erdogan vengono arrestati, la Comunità Internazionale tace deferente. Chissà cosa intendono i Pappardellari di Sistema quando usano questo termine. Non esiste niente di più indefinibile della Comunità Internazionale. Se si parla della guerra in Crimea o dei bombardamenti sugli oppositori al regime in Siria, allora la Russia e i suoi alleati non ne fanno parte e quello che resta condanna. Se si parla, per fare un esempio a caso, del colpo di Stato in Egitto o in Turchia, allora Europa e Stati Uniti tacciono deferenti e la Comunità Internazionale si riduce a poca cosa. E così via.
Per essere onesti, la Comunità Internazionale di turno,
Europa e Stati Uniti, non ha proprio taciuto del tutto. Ci ha ricordato che il
Presidente Erdogan è stato democraticamente eletto e che la Turchia è una
Democrazia. E meno male che ce lo hanno ricordato: se non l’avessero fatto, nemmeno
ce ne saremmo accorti! L’unico limite che hanno posto al suo strapotere e alla
sua smania di onnipotenza è che non ripristini la pena di morte. Ovviamente,
quanto questa richiesta sia credibile e importante, possiamo desumerlo dal
fatto che la richiesta è caldamente sponsorizzata oltre che dall’Europa, anche
e principalmente, dagli Stati Uniti. Che hanno, nel loro ordinamento, la pena di
morte che, di quando in quando, applicano. L’Europa? La Comunità Europea? La
Cancelliera Merkel, così come il Presidente Obama, ha offerto i suoi servigi e la
sua esperienza affinché in Turchia siano preservati i principi democratici! E
la Comunità Europea? Probabilmente, in questi giorni a Bruxelles hanno cose più
importanti da fare. Probabilmente si sta discutendo dei cavoletti di Bruxelles
e forse è in corso una serrata trattativa, per stabilire se debbano essere
considerati DOP o DOC. In Francia, il Presidente della Repubblica e il Capo del
Governo sono stati sonoramente fischiati e calano paurosamente nei sondaggi. E
il povero Hollande, stavolta, non può nemmeno organizzare una grandiosa parata
di Capi di Stato che condannano il terrorismo, per risollevare la sua sempre
più traballante popolarità. Una campagna pubblicitaria funziona una volta. Ma
non puoi riproporla tal quale una seconda volta. All’Inghilterra, dopo la
Brexit, di quello che succede in Turchia, per usare un linguaggio forbito, “nun
gliene po’ ffregà de manco”.
Ancora non è passata l’eco della strage di Nizza, nemmeno
hanno avuto il tempo di capire cosa è successo e ti capita quest’altra tegola
in testa! L’Europa non sa che fare, che pesci pigliare. Non sa nemmeno che
pappardella sfoderare. Non riescono nemmeno a mettersi d’accordo sulla
pappardella da usare. E così, mentre i Capi di Stato e di Governo, sfoderano la
pappardella del “non ci faremo condizionare… non cambieremo le nostre
abitudini… non vivremo nel terrore…” e così via, il Capo del Governo Francese
ci avverte che il terrorismo durerà anni e, per essere sicuro di non sbagliare,
indice un arruolamento straordinario di diecimila militari, richiama tremila riservisti
e proroga le leggi d’emergenza fino all’inizio del 2017. E meno male che non
cambieremo le nostre abitudini!
Per non infierire troppo mi fermo qui. Anche se, lo confesso,
mi piacerebbe sapere se i Greci sono ancora alla fame, senza nemmeno i soldi
per potersi curare. Mi piacerebbe sapere se i generosi prestiti, che sono
costati lacrime e sangue alla Grecia, sono serviti a risollevare un po’ la
gente o se, come credo sia più probabile, sono serviti a ripagare i debiti alle
Banche Tedesche. Mi piacerebbe sapere a che punto sono in Spagna. Hanno un
Governo? Sono riusciti a farlo? Si? No? Torneranno a votare? Chissà.
Nel nostro Sistema la Libera Formazione va a periodi. Oggi si
parla di terrorismo e di Colpo di Stato. Che vuoi che ti informi sulla Grecia o
sulla Spagna?!
Ci sono tali e tanti spunti in queste poche righe che per
dire tutto quello che reputo importante dire, dovrei scrivere una decina di
articoli come questo. Ma non so nemmeno se e quando avrò voglia di farlo. Ma di
spunti ce ne sarebbero. Tanti. “La tragedia della pappardella” per fare un
esempio. Per mobilitare l’opinione pubblica sul terrorismo sei costretto a
cercarlo anche dove, probabilmente, non c’è. Il Magistrato che conduce le
indagini sulla Strage di Nizza ha escluso, sin dal primo momento, qualsiasi
possibilità di collegare quell’atto al terrorismo internazionale e all’ISIS. E
a tutt’oggi lo esclude. Ma gli operatori della formazione insistono e, state
sicuri, prima o poi questo
diventerà un attentato dell’ISIS. Così
come il povero sfessato che ha ferito con un coltello una decina di passeggeri
su un treno in Germania. Su dieci testimoni, uno solo riferisce di averlo
sentito inneggiare ad Allah. Ma tanto basta. Date un po’di giorni di tempo al Sistema
della Libera Formazione e anche questo, volenti o nolenti, sarà un evidente
attentato dell’ISIS. E così via. E la pappardella del “…non diventeremo come
loro… non cambieremo le nostre abitudini…” che fine fa? Insomma… non sempre si
può avere la botte piena e la moglie ubriaca. La Formazione Libera ci prova. Ma
è difficile. Forse ne scriverò ancora, sul terrorismo prossimo venturo e gli
sconvolgimenti che ci aspettano. Checché ne dicano i pappardellari, io la vedo
nera. Sarà un crescendo e gli anni a venire saranno sempre più duri. Sarà una
vera e propria tragedia. A meno che… A meno che non succeda qualcosa che
imponga una sterzata, un cambiamento, vero, ovviamente.
Immaginate che bello se succedesse. Alle prossime elezioni in
Francia, la Le Pen arriva al Governo. In
Austria l’aspirante Presidente xenofobo e razzista viene eletto Presidente
della Repubblica. I Partiti antieuropeisti vincono dappertutto e alla fine,
finalmente, “questa” Europa finisce di far danni e di chiudere gli occhi e
tapparsi il naso. E Trump diventa il
prossimo Presidente degli Stati Uniti.
Lo so, c’è da rabbrividire. Però… Magari l’Europa si sveglia e diventa
veramente l’Europa che avevano sognato i
nostri nonni. Magari la Politica ritrova un minimo senso del pudore (fosse anche
di facciata) e così via. E in Italia? Sarebbe bello se il prossimo Referendum
Costituzionale venisse bocciato e, come ha promesso, il Presidente del
Consiglio rassegnasse le dimissioni. Sarebbe l’occasione per avere veramente un
governo dei Cittadini. Un Governo dove “uno vale uno”. Cioè niente.
Temo purtroppo che non sarà proprio così. E poi, forse, non
sarà nemmeno necessario. Pare che finalmente qualcuno stia cambiando strategia.
La Merkel minaccia che se Erdogan continua così, la trattativa per l’ingresso
della Turchia nell’Unione Europea sarà bloccata. Quindi significa che ancora si
tratta? Quindi significa che davvero qualcuno ha immaginato e immagina di far
entrare la Turchia nell’Unione Europea? Davvero?!
Augusto Novali
21 luglio 2016
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